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“Giornate Fai d’autunno” anche a Caltagirone, filo conduttore l’acqua

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Domenica 14 ottobre tornano a Caltagirone, come in tutta Italia, le Giornate Fai d’autunno, evento realizzato a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva fino al 31 di ottobre. L’invito, da nord a sud della Penisola, è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite 660 luoghi in tutte le regioni. Per l’occasione, 3800 volontari accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere liberamente e solitamente non visitabili o poco valorizzati e raccontati con lo spirito entusiasta, che caratterizza i giovani e gli apprendisti Cicerone.

Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il Fai (Fondo ambiente italiano) promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest’anno molti percorsi avranno come “fil rouge” l’acqua.

In particolare, il gruppo Fai di Caltagirone, presieduto da Aline Lo Giudice, propone l’itinerario tematico: “L’Acquanova – Risposte funzionali e artistiche alla sete della città tra XVI e XX secolo”. L’evento è patrocinato dal Comune. I volontari e gli apprendisti Cicerone (i giovanissimi studenti che racconteranno da protagonisti le meraviglie del loro territorio) saranno presenti, dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30: ai fontanoni dell’Acquanova, importante espressione artistica di Giandomenico Gagini junior (1607), che rappresentarono una risposta funzionale alla sete d’acqua della città sia come fontana, sia come lavatoio, sia come abbeveratoio; alla fontana del Camilliani (al Giardino pubblico) e ai serbatoi di Sant’Agostino. Per l’occasione, nell’androne dell’ex Convento di Sant’Agostino sarà allestita una mostra riguardante le antiche fontanelle della città, ormai dimenticate.

L’evento si svolge in collaborazione con la Commissione europea, nell’ambito delle attività dedicate all’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 e, poiché l’ex Convento di Sant’Agostino, oggi sede della sezione Preistoria e Civiltà indigene del Museo regionale della ceramica, è stato recuperato e valorizzato grazie a consistenti finanziamenti europei, domenica 14 ottobre sarà aperto al pubblico.

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