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Mar 2025
Viagrande, tornano le farfalle: focus speciale sui bachi da seta

Sabato 1 marzo la Casa delle Farfalle di Viagrande (Catania) riapre al pubblico con nuovi percorsi espositivi e un’attenzione particolare alla seta. All’interno della grande serra tropicale, scolaresche e appassionati potranno ammirare da vicino farfalle esotiche e scoprire il ciclo di vita dei bachi da seta, storicamente allevati anche in Sicilia.


Un viaggio nella biodiversità e nella storia della seta

La struttura, attiva da quasi 25 anni, è la prima del genere nel Sud Italia e ospita ogni anno migliaia di visitatori. Ettore Barbagallo, presidente dell’associazione Amici della Terra e promotore di Etna Today, spiega: “Quest’anno abbiamo voluto arricchire l’esperienza con un focus sulla seta. Pochi sanno che in passato l’allevamento dei Bombyx mori, i bruchi delle falene produttrici di seta, era diffuso anche in Sicilia. I bozzoli venivano venduti alle bigattiere, generando un piccolo reddito per molte famiglie”. Il nuovo spazio espositivo illustrerà il processo di produzione della seta, dalla creazione dei bozzoli alla loro lavorazione.

Farfalla baco da seta.


Il ciclo vitale della natura in un habitat ricreato

All’interno della Casa delle Farfalle, i visitatori potranno osservare da vicino il ciclo vitale dei Lepidotteri, dalle uova fino allo spettacolare volo delle farfalle adulte. Tra le specie ospitate spiccano la farfalla Monarca, la Morpho Blu, la farfalla Civetta e la falena Cobra. “L’obiettivo – continua Barbagallo – è stimolare un atteggiamento più consapevole verso la biodiversità e la conservazione ambientale. La serra, con la sua vegetazione rigogliosa, riproduce il loro habitat naturale e offre ai visitatori un’esperienza unica”.

Oltre a farfalle e bachi da seta, la struttura promuove il turismo educativo, valorizzando il legame tra natura e sostenibilità. “Le farfalle, insieme alle api, sono fondamentali per l’impollinazione e per la sopravvivenza degli ecosistemi. Osservare il loro ciclo vitale è un’esperienza indimenticabile” – conclude Barbagallo.

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