Humanitas Istituto Clinico Catanese ha ricevuto per la prima volta 1 Bollino Azzurro, un riconoscimento prestigioso assegnato da Fondazione Onda ETS a ospedali italiani per l’eccellenza nei servizi di prevenzione e cura in ambito uro-andrologico, con un focus particolare sul tumore alla prostata e sulle complicanze postchirurgiche. Questo traguardo rafforza la posizione dell’istituto come centro d’eccellenza in Sicilia per la salute maschile.
Un riconoscimento per la salute maschile
Il Bollino Azzurro di Fonzazione Onda, giunto alla sua seconda edizione, premia 156 ospedali italiani per la qualità dei servizi multidisciplinari offerti nell’ambito della salute uro-andrologica. Tra questi, Humanitas Istituto Clinico Catanese si distingue per la gestione innovativa delle patologie legate alla prostata, grazie a tecnologie avanzate come il Robot Da Vinci e il Laser ad Olmio.
L’iniziativa, promossa da Fondazione Onda, mira a sensibilizzare la popolazione maschile sull’importanza della prevenzione e delle cure adeguate, creando una rete nazionale di centri di riferimento.
L’impegno di Humanitas Istituto Clinico Catanese
Secondo la dott.ssa Elena Petrolito, vice Direttore Sanitario dell’Istituto, il riconoscimento è il risultato di un lavoro intenso e di investimenti mirati realizzati nel 2024. «La nostra équipe di Urologia, guidata dal dott. Antonio Salvaggio, si avvale di tecnologie all’avanguardia e offre un percorso di cura integrato, che include diagnosi genetiche, biopsie mirate e trattamenti innovativi per la neoplasia prostatica», spiega Petrolito.
Il dott. Salvaggio sottolinea che l’istituto rappresenta un centro unico in Sicilia, con competenze che spaziano dalla urologia robotica alla chirurgia laser. «Grazie a strumenti avanzati come la PET per la diagnosi e la medicina nucleare per il trattamento delle metastasi, siamo in grado di fornire cure complete e innovative ai nostri pazienti».

L’équipe del dott. Salvaggio e le prospettive future
L’équipe di Urologia include i dottori Angelo Navarra, Mario De Michele, Michele D’Anca, Gaetano Mazzone e due medici specializzandi, Luca Fontanella e Maria Giovanna Asmundo. Con la loro dedizione, il team punta a consolidare la posizione dell’istituto come riferimento regionale per la salute maschile.
«Siamo orgogliosi di poter offrire ai siciliani un centro che integra tutte le professionalità necessarie per la cura della prostata in un’unica sede. Il nostro obiettivo è continuare a migliorare i percorsi di salute, mettendo il paziente al centro», conclude Salvaggio.