Il 22 e 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera, con un’edizione speciale dedicata ai 50 anni del Fondo per l’Ambiente Italiano. In tutta Italia saranno 400 le località coinvolte, con siti storici e artistici spesso inaccessibili durante l’anno che si apriranno eccezionalmente al pubblico.
A Catania saranno visitabili dodici siti d’interesse, molti dei quali inediti, mentre altri undici luoghi si potranno scoprire nei comuni di Acireale, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Mirabella Imbaccari, Piedimonte Etneo, Riposto e San Gregorio di Catania.
I tesori nascosti di Catania: tra prime aperture e luoghi simbolo della città
Tra le aperture più attese di questa edizione, la prima visita pubblica agli appartamenti del Vescovo nell’Arcidiocesi, un’occasione unica per ammirare ambienti solitamente riservati. Per la prima volta si potrà accedere anche al piano nobile di Palazzo Mannino Acampora, all’Atelier di Giovanna Brogna Sonnino, alla sede della Banca d’Italia in Piazza della Repubblica e a Villa Bonajuto, oggi sede di Fineco.
Non mancano i luoghi simbolo della città: il Palazzo degli Elefanti, la Casa del Vaccarini, la Chiesa di San Francesco Borgia, le Terme della Rotonda, l’Archivio Storico e l’Aula Magna dell’Università di Catania, e il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane. Prevista anche una passeggiata guidata al Porticciolo di Ognina, per riscoprire il legame tra la città e il suo borgo marinaro.
In ogni sito saranno presenti visite guidate curate da 850 Apprendisti Ciceroni, studenti provenienti da trenta scuole della provincia, che accompagneranno i visitatori tra storia, arte e curiosità.
Dalla costa all’entroterra: le aperture inedite nei comuni della provincia
Ad Acireale si potranno visitare il Palazzo Pennisi-Tusa, il Seminario Vescovile, la collezione di Vespe storiche presso Palazzo Carbonaro, gli affreschi dello Sciuti e il ritratto di Santa Venera nella Cattedrale.
A Caltagirone apriranno al pubblico il Palazzo dell’Aquila e il Palazzo Libertini di San Marco, mentre a Mirabella Imbaccari sarà fruibile per la prima volta il Palazzo Biscari.
Tra le aperture più suggestive, la Villa Gravina a San Gregorio di Catania, il Palazzo Calì a Riposto e il Palazzo Morabito-Scuderi a Piedimonte Etneo. A Castiglione di Sicilia si potrà visitare la Cuba Bizantina di Santa Domenica, gioiello architettonico della Valle dell’Alcantara, restaurato grazie a un intervento straordinario di volontari e imprese locali.

Come partecipare: prenotazioni, accessibilità e orari sempre aggiornati
Prima di visitare i siti è fondamentale consultare il programma online su giornatefai.it per avere informazioni su orari, accessibilità, modalità di accesso e prenotazione. Alcuni luoghi sono riservati agli iscritti FAI, con la possibilità di tesserarsi direttamente in loco, mentre altri richiedono la prenotazione online.
Verificare l’orario dell’ultimo ingresso è importante per evitare disagi: spesso è anticipato rispetto all’orario di chiusura. Inoltre, nei momenti di maggiore afflusso, è possibile incontrare code dovute all’ingresso contingentato nei palazzi privati. Le persone iscritte al FAI hanno diritto all’ingresso prioritario.
Il portale ufficiale fornisce aggiornamenti in tempo reale, anche in caso di variazioni legate al meteo o alla capienza.
Le Giornate FAI di Primavera non sono solo un evento culturale, ma un’opportunità per sostenere concretamente il patrimonio artistico e ambientale italiano. Visitare questi luoghi significa contribuire alla loro tutela e valorizzazione, rendendo omaggio alla bellezza che spesso resta nascosta dietro le porte chiuse della nostra quotidianità.