“Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga” a Castello Ursino

La manifestazione culturale "Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga", in corso nell'open space di Castello Ursino, è aperta dal 30 aprile al 15 maggio, è un viaggio tra arte, musica, teatro, e danza.

L'esposizione è anche l'occasione per presentare in anteprima il Programma internazionale Connessus "Jihart - Arte e Pace" che, promosso dall'Associazione Salvatoriana Cascada onlus, partirà nel 2017 con il tour dei cinque continenti e il coinvolgimento di più di trecento artisti. Dopo l'Europa, con Catania, sarà la volta del continente americano. Il progetto ha l'obiettivo di ricostruire il tessuto connettivo sociale attraverso la cultura dell'arte in tutte le sue forme, e di generare un volano economico mirato al sostegno dei profughi di guerra. Catania è stata scelta come luogo di partenza perchè rappresenta, con la Sicilia, il primo approdo sicuro per i "Popoli in fuga".

All'interno del Castello Ursino è esposto un prototipo in scala della scultura cuneiforme alta dodici metri e denominata Neth, cuore, simbolo ed epicentro dell'agorà Connessus, spazio progettato per far incontrare e interagire il mondo della cultura e i cittadini.  La realizzazione della Neth è affidata a quattro artisti aderenti al movimento NethArs: oltre a Giusy D'Arrigo e Giuseppe Rogolino, anche Rosario Genovese e un quarto artista, ancora da definire, che sarà un profugo di guerra.

In un lato della Neth, sono incastonate sei pietre provenienti da sei luoghi diversi: Iraq, Libano del sud, Afghanistan, Kosovo e Centrafrica, reliquie di guerra
offerte dall'inviato di RaiNews24 Ettore Guastalla. E alla base dell'opera, un vano dove saranno conservati i pensieri dei bambini delle scuole di Catania.
Intorno alla Neth, ci saranno tutte la arti maggiori.

Connessus è sotto il patrocinio di VoleRai la Consulta Rai per il Volontariato.