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Catania, il Monumento ai Caduti diventa Casa della Cultura

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Dopo qualche anno di stop, il Monumento ai Caduti di Catania torna a riaprirsi alla città e a ospitare cultura. Si comincia giovedì 4 maggio con l’inaugurazione,  alle ore 18 presso la MONU Gallery, della mostra “La donna eh…il mare” dell’artista iperrealista Antonio D’Amico che si potrà visitare fino al 14 maggio,  dalle 16 alle 20 con ingresso gratuito. 

“Sono contento che il Comune di Catania abbia riservato ancora fiducia verso il mio progetto di rigenerazione urbana e recupero culturale della città e dei suoi spazi più belli”, commenta l’architetto Renato Basile che ha avuto in concessione la gestione del sito. 

“Abbiamo già cominciato a ripulirlo, a cancellare le scritte che lo deturpavano: sono stato aiutato da alcune ragazze e alcuni ragazzi che credono nel riscatto di Catania. Nei prossimi giorni all’interno dell’anfiteatro sorgerà anche un orto, per sottolineare l’anima green del Monumento, ma anche il coinvolgimento di tanti cittadini che intendono raccogliere i frutti del loro impegno. Al centro verrà installata un’opera d’arte – un nido – che simboleggia la nascita di nuove idee e di nuovi progetti”. 
Inoltre, una parete del Monumento accoglierà una istallazione artistica temporanea. Si comincia con Sant’Agata. Trenta volti della Santa patrona di Catania, realizzati da altrettanti artisti, verranno sistemati sulla parete. Una sorta di vetrina di comunicazione sociale. Ma anche l’occasione per tanti artisti di avere a disposizione uno spazio espositivo. 

Si continua dal 18 al 28 maggio con una mostra collettiva – “New Understanding” – degli artisti Diletta Virgillito, Giovanni Bongiovanni, Eliana Mangano, Irene Ricci. 

“Tanti gli artisti che hanno subito risposto al mio invito e posso anticipare che anche giugno sarà ricco di esposizioni”, dice ancora l’architetto Basile ricordando come tutte le mostre e le altre attività che si svolgeranno sono no-profit. 

Ma non solo mostre: “Sono in contatto con diversi scrittori e case editrici per avviare una serie di presentazioni e portare al monumento la ‘voglia di leggere’ attraverso dei percorsi che condurranno anche alla creazione di una piccola biblioteca a disposizione della città. E poi corsi di yoga, musicoterapia, incontri culturali, concerti, palco per giovani emergenti”, conclude Renato Basile lanciando un appello alla città: “questo luogo è di tutti e tocca a tutti noi tenerlo pulito, prendercene cura, valorizzarlo”.  

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