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Gen 2019
Alla Cappella Bonajuto l’esposizione di “Madre e Figlio”, di Antonio Santacroce

Sabato 5 gennaio, alle 18:00, alla Cappella Bonajuto l’inaugurazione della scultura di Antonio Santacroce “Madre e figlio”.

Si tratta di un omaggio a tutte le donne. una dedica al mondo femminile rappresentato nella sua essenza più pura: la maternità.

La scultura di Antonio Santacroce, maestro d’arte dalla potente forza espressiva, entra in Cappella Bonajuto per occuparne il posto principale. Collocata al centro dell’abside della Cuba tardo bizantina, l’opera di Santacroce sarà esposta al suo interno per essere ammirata in ogni suo aspetto ma soprattutto per celebrare le femminilità, scolpita dalle sapienti mani dello scultore catanese.

L’iniziativa si inserisce all’interno della rassegna “La bellezza tra le pietre” e proprio per questo è stata voluta da Salvatore Bonajuto, per dare il via alla rassegna che arricchisce la Cappella, confermandone la vocazione artistica, oltre che simbolica. Una decisione condivisa con il maestro Santacroce, entusiasta per la nuova vita della sua opera, custodita all’interno del Castello Ursino.
La scultura, che in realtà è la matrice in terracotta sul quale è stato realizzato il calco di gesso per la realizzazione dell’opera in bronzo, rappresenta l’avvio di un percorso di bellezza all’interno delle “pietre” grezze che compongono la Cuba tardo bizantina.

Ecco le parole del mecenate e artista Bonajuto: “Diamo a “Madre e figlio” un posto speciale. Ho pensato di omaggiare il femminile, la donna e la madre – continua – destinando alla scultura il posto più importante della Cappella, centro non solo fisico ma simbolico. L’opera resterà qui per le festività agatine, omaggio ad Agata, alla sua forza e al suo martirio, che altro non è che la femminilità negata. Fino all’8 marzo, per celebrare la donna nella giornata a lei dedicata”.

All’inaugurazione l’esperta d’arte e curatrice artistica dell’iniziativa, Marina Cafà, dialogherà con il maestro Santacroce, cercando di portare alla luce l’anima profonda dello scultore e la tecnica utilizzata per la realizzazione dell’opera.

“Già lo scorso ottobre – afferma Cafà – un angelo dalle morbide fattezze barocche, ha fatto capolino nella piccola via Bonajuto che costeggia l’antica Cappella del IX secolo, con il murales realizzato dal giovane street artist Luis Gomez che, con la sua intensa carica espressiva, ha voluto trasmetterci un messaggio. La collocazione all’interno della Cappella della scultura del Maestro Santacroce “Madre e Figlio”, rappresenta quindi, idealmente, il tassello successivo a quel messaggio”. In occasione dell’inaugurazione, il maestro allestitore Giuseppe Patanè, realizzare una “cona”, cornice fisica ed emozionale per valorizzare l’opera ed esaltarne il messaggio.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Regionale Guide Sicilia e con Cornici Manara.

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