L’Anfiteatro Romano di Piazza Stesicoro torna a splendere anche di notte grazie al potenziamento dell’illuminazione, un intervento voluto dal sindaco Enrico Trantino e realizzato con il coordinamento dell’assessorato comunale alle manutenzioni, guidato da Giovanni Petralia.
Con l’illuminazione, un nuovo volto notturno per l’Anfiteatro.
Il nuovo impianto di illuminazione, acceso ufficialmente in questi giorni, valorizza i resti dell’anfiteatro non solo dal punto di vista estetico, ma anche sotto il profilo della sicurezza. Il monumento, infatti, dopo tre anni di chiusura, è stato riaperto al pubblico lo scorso luglio, con la gestione passata dalla Regione Siciliana al Comune di Catania.
L’illuminazione potenziata permette ai cittadini e ai turisti di ammirare le suggestive vestigia dell’epoca romana anche nelle ore serali. Il sito è infatti parte integrante del circuito della “Catania Antica”, un percorso che sta riscuotendo grande interesse tra visitatori e residenti.

Un progetto in linea con la tutela del patrimonio
L’intervento, realizzato seguendo le indicazioni della Soprintendenza ai Beni Culturali, ha incluso anche il miglioramento dell’illuminazione del prospetto esterno del monumento, che si affaccia su Piazza Stesicoro, con lo sfondo della Chiesa di San Biagio. Questo elemento architettonico, illuminato artisticamente lo scorso anno, contribuisce a esaltare la bellezza storica del sito.
Parallelamente, sono state adottate soluzioni per la sicurezza, dato il crescente afflusso di visitatori, che nei giorni festivi raggiunge centinaia di persone al giorno. Grazie alla nuova gestione comunale, molti catanesi stanno riscoprendo anche gli scavi della Porta di Jaci, un’altra importante testimonianza della storia della città.
Un monumento di rilevanza storica
L’Anfiteatro Romano di Catania, costruito probabilmente nel II secolo d.C., rappresenta una delle più imponenti strutture dell’antichità in Sicilia. Un tempo era in grado di accogliere fino a 15.000 spettatori seduti, e si pensa che, con l’aggiunta di impalcature, potesse ospitarne il doppio. Realizzato con pietra lavica dell’Etna e rifinito con marmi pregiati, l’edificio faceva parte del circuito dei grandi anfiteatri dell’Impero Romano.
Oggi, una porzione significativa dell’anfiteatro rimane nascosta sotto il centro storico della città, ma il tratto visibile in Piazza Stesicoro continua ad affascinare studiosi e visitatori, offrendo una finestra preziosa sulla Catania romana.
(PH – Roberto Viglianisi)